Mai come oggi, periodo di profondi cambiamenti e rivoluzioni digitali, le aziende che vogliono aver successo devono puntare sul capitale umano.
La valutazione delle competenze classiche e digitali sono sicuramente un obbligo ma sempre più il mondo della gestione HR ricerca risorse con i cosiddetti “soft skills”, ovvero qualità che vanno oltre formalismi e tecnicismi accademici o meno e conseguentemente sono alla ricerca di talenti.
Creatività, problem solving, spirito critico, assertività sono solo alcuni dei campi in cui i talenti possono esprimersi.
Quali sono alcuni indicatori permettono di individuare capacità basilari per trovare persone chiave in azienda ?
Competenza e flessibilità: competenza, esperienza e preparazione nel proprio ambito abbinate però ad una certa flessibilità e curiosità. Non basta essere solo ben preparati ma anche essere disposti ad addentrarsi e a conoscere ambiti diversi dal proprio, per accrescere le proprie competenze e cimentarsi in nuove sfide lavorative. Sostanzialmente non bisogna aver timore di affrontare nuovi “campi di battaglia”.
Atteggiamento positivo: affrontare le sfide e i problemi in modo positivo e propositivo, adoperarsi per una soluzione il più rapida ed efficace in uno stile collaborativo
- Iniziativa: questa forse è la caratteristica più importante. Una risorsa di talento
prende l’iniziativa, si porta avanti piuttosto che aspettare o farsi limitare nella
realizzazione dei propri compiti.
Spirito di squadra: Collaborazione e condivisione. Coordinazione e coesione per arrivare al risultato. Il lavoro in team non si esime dall’autonomia di controllo, disciplina e gestione efficace. Il collaboratore di talento è un pilastro fondamentale della squadra e capisce che non esiste un “proprio orticello” ma un obiettivo comune e un “giusto mix di individui-talenti-competenze” per raggiungerlo
- Apertura al cambiamento: le persone di talento non hanno paura del cambiamento, anzi lo ricercano e lo cavalcano. Sono sempre contenti di affrontare positivamente una nuova sfida, sono alla ricerca di nuove idee e soluzioni e non si irrigidiscono sulle vecchie posizioni. Come diceva il noto sociologo Alessandro Chelo, facendo un confronto con il mondo animale:
“i delfini si ammalano e muoiono se non fanno mai qualcosa di diverso, gli squali sono estremamente conservatori e sono disturbati dalle cose differenti e poi ci sono le meduse gregarie, svogliate che seguono massa e corrente. Negli ambienti lavorativi normalmente si trovano un 20% di Delfini e un 20% di squali e tutto il resto sono meduse”.
Le aziende di successo vogliono aumentare la percentuale in azienda di delfini anche perché così facendo le meduse rimanenti non fanno che seguire i migliori
- Motivazione all’apprendimento: nei corsi di formazione, nel lavoro, nello studio quando le persone sono motivate ad apprendere, a migliorarsi e a perfezionare le proprie competenze, ciò equivale nella maggioranza dei casi al raggiungimento dell’obiettivo in minor tempo e con risultati sopra la media.
Gli strumenti digitali per facilitare lo sviluppo degli indicatori ci sono tutti , come ad esempio Office 365 con Teams, quello che manca alle aziende è una propensione all’evoluzione dell’individuo:
- Formazione soft-skills, visto che le scuole italiane non preparano in tal senso
- Lavoro per obiettivi
- Smart-working
- Collaboration
- Coaching
- Delega
- Organizzazioni reticolari
Visto che al momento non si puo’ agire sul fronte scuola per incrementare i talenti e in ogni caso il personale impiegato è già numeroso le aziende che vogliono evolvere seriamente e ampliare i propri orizzonti e di conseguenza il proprio business devono impegnarsi in prima persona ma possono essere coadiuvate dai fondi professionali formativi , da formatori esperti e da consulenti , come quelli di Awan, che approcciano alle organizzazioni con metodologie innovative.